Siamo un team di Avvocati che Esercitano attività di Recupero Crediti presso il foro di Roma.
Aiutiamo Imprese, Professionisti e Privati a recuperare ogni tipologia di Credito nei confronti di imprese, privati, Pubbliche Amministrazioni ed ogni altro soggetto debitore in genere.
Gestiamo personalmente ciascun cliente, senza delegare ad altri ed evitando il sovraccarico di lavoro, per offrire un servizio di qualità e supportare il cliente in modo preciso e puntuale in ogni fase
Già dal primo colloquio eseguiamo un’analisi preventiva del caso volta a valutare se vi siano concrete possibilità di recupero del credito, prediligendo da subito la via stragiudiziale, assai vantaggiosa per il risparmio di tempi e costi
La conoscenza approfondita della materia e l’esperienza maturata sul campo ci ha permesso di creare di un team di partners di fiducia, tra i quali c’è assoluta sinergia, per la risoluzione di ogni problematica
Per l’avvio della pratica è richiesta unicamente l’anticipazione di un fondo spese, assai contenuto, per non gravare ulteriormente sul creditore. Compenso legale posto a carico del debitore. Preventivi chiari e trasparenti per ciascuna fase.
Nel panorama delle aziende italiane, il cui tessuto economico è composto in prevalenza da microimprese e professionisti che si “sporcano le mani” sul campo tutti i giorni, sono assai consueti omissioni o ritardi sui pagamenti. L’imprenditore viene costantemente posto nella condizione di dover agire per il recupero delle somme contenute in fatture non saldate, sulle quali peraltro è tenuto a versare quanto dovuto per legge (tasse, Iva..).
Non sempre però ciò deriva da una reale situazione di sofferenza economica che affligge il debitore. Spesso è l’inefficienza della burocrazia che tendenzialmente offre terreno fertile a chi intende approfittarne!
Dunque accade che colui il quale intenda ottenere il pagamento del proprio credito non è strutturato per occuparsi dell’attività di recupero senza togliere tempo ed energie alla propria attività principale, sentendosi ulteriormente scoraggiato dalla macchina burocratica.
L’attività legale di Recupero del Credito come strumento abituale per la riscossione dei crediti tra imprese, privati e P.A.
In molti casi le somme che devi incassare ti occorrono per investire, per sostenere a tua volta le spese necessarie alla tua attività e per far fronte ad una serie di incombenze. Ecco perché spesso, anche volendo lasciar perdere, sai di non potertelo permettere.
Sia tu un Professionista, un’Azienda o un Privato, metterò al tuo servizio le mie competenze specifiche in ambito legale, per porti nella condizione di recuperare i tuoi soldi, mediante un’accurata gestione delle singole fasi, dalle indagini iniziali, al sollecito di pagamento bonario, alla fase giudiziale ed eventualmente esecutiva.
Magari hai già provato verbalmente, in forma scritta o telefonica a far valere le tue ragioni direttamente, ma non hai ottenuto risultati o non sei stato preso abbastanza sul serio. Ecco perché ricorrere a noi come Avvocati per Recupero Crediti
L’intervento di un Legale può rappresentare un punto di svolta anche in una procedura semplificata come quella stragiudiziale. Per i “non addetti ai lavori”, preciso che il tentativo di recupero crediti in forma Stragiudiziale significa “non coinvolgere il giudice”.
La “Messa in mora” altro non è che un sollecito di pagamento con il quale si “invita” il debitore a versare immediatamente la somma dovuta, concedendo un breve termine entro il quale dovrà pervenire il pagamento.
La via stragiudiziale si traduce in una considerevole riduzione delle tempistiche, in un notevole contenimento dei costi a carico del cliente, oltre al minor stress per le parti, che non si vedono trascinate in un contenzioso. Con l’intervento di un avvocato è possibile ottenere la soddisfazione del credito in via bonaria, evitando l’avvio di un procedimento giudiziale.
Se necessario, verranno effettuate indagini bancarie, investigazioni sull’attività lavorativa del debitore, visure presso i registri immobiliari, visure presso le Camere di Commercio ed ogni altra indagine atta a valutare il patrimonio di cui dispone il debitore.
Attraverso una profonda capacità di analisi, valuteremo attentamente il profilo del debitore allo scopo di misurare anticipatamente le concrete probabilità di recupero del credito, nonché la possibilità di una sua collaborazione “spontanea”.
In qualità di Avvocati specializzato nel recupero del credito sul territorio di Roma, assistiamo il nostro cliente in tutte le fasi del procedimento. Nelle ipotesi in cui la fase stragiudiziale si riveli infruttuosa, ossia quando il debitore abbia ignorato la lettera di sollecito, si renderà necessario avviare la fase successiva, che consiste nel ricorrere al Giudice per ottenere un Decreto Ingiuntivo da azionare nei confronti del debitore.
Il decreto ingiuntivo consiste in un vero e proprio ordine di pagamento, che solitamente viene emesso dal Giudice in tempi piuttosto rapidi. Per legge il debitore avrà un termine di 40 giorni dalla notifica per opporsi (eventualmente) all’ingiunzione, ove ve ne siano i presupposti. Decorso tale termine, il decreto diverrà definitivo ed esecutivo, cioè non più impugnabile dal debitore.
Il creditore potrà avviare uno o più pignoramenti sui beni del debitore, siano essi beni mobili, beni immobili e crediti che il debitore vanta verso terzi. In quest’ultimo caso il Pignoramento potrà colpire il conto corrente bancario intestato al debitore, oltre che il suo stipendio o la sua pensione, nonché ogni altro credito verso terzi.
In alcuni casi specifici, quando il creditore dispone già di un titolo esecutivo (ad es. sentenza, assegno, cambiale..) l’iter è molto più snello, in quanto si bypassa la fase iniziale, mettendo da subito in esecuzione il titolo.
Per ogni ulteriore chiarimento e per ottenere una consulenza sul tuo caso specifico, non esitare a contattarci.
Si tratta di un procedimento con cui le parti, assistite dai rispettivi avvocati, cooperano in buona fede al fine di raggiungere un accordo che eviti l’introduzione del contenzioso.
Prima di intraprendere ogni azione, è opportuno indirizzare al debitore un invito al pagamento in forma scritta, assegnando un termine per l’adempimento, nell’ottica di risolvere la vicenda bonariamente.
Tra i vari effetti, i principali sono l’interruzione del termine di prescrizione per azionare il diritto di credito e la decorrenza degli interessi legali (se non diversamente pattuiti) per ogni giorno di ritardo fino all’integrale pagamento.
Il mezzo più rapido è il ricorso per decreto ingiuntivo con il quale il creditore, senza dover instaurare un vero e proprio giudizio, sulla base della sola documentazione attestante il credito, può ottenere in tempi assai brevi un ordine di pagamento nei confronti del debitore.
Un provvedimento con il quale l’autorità giudiziaria condanna il debitore a pagare una determinata somma, oltre interessi e spese del procedimento, assegnando un termine di quaranta giorni per proporre eventuale opposizione, decorsi i quali il decreto diviene definitivo.
Il credito, che deve risultare da atto scritto, deve essere certo (ossia non controverso), liquido (ossia determinato nel suo ammontare) ed esigibile (ossia già scaduto).
Al debitore viene concesso un termine di quaranta giorni per proporre opposizione al decreto, avviando un vero e proprio contenzioso in cui far valere le proprie ragioni.
Ai sensi dell’art. 642 c.c. quando il credito è fondato su cambiale o assegno o certificato di liquidazione di borsa o atto ricevuto da notaio o altro p.u. oppure quando “vi è pericolo di grave pregiudizio nel ritardo” ovvero se il credito è comprovato da documentazione firmata dal debitore.
La cambiale, così come l’assegno, costituisce di per sé un titolo esecutivo che il creditore può azionare immediatamente – entro i termini di legge – senza dover prima procedere con un ricorso per decreto ingiuntivo. Saltando tale fase, si potrà avviare immediatamente l’esecuzione forzata.
Può essere inserita una garanzia fideiussoria a prima richiesta, concessa da una banca (la più sicura) o da una compagnia assicurativa o eventualmente anche di natura personale (prestata da un soggetto terzo), oltre alla previsione di una caparra e/o di una clausola penale, volte a rafforzare l’adempimento.
Si possono chiedere i cd. “interessi moratori”, che derivano dal mancato o ritardato pagamento nei termini stabiliti. Se non diversamente pattuito, sono dovuti in misura pari al tasso legale (anno 2020: 0,05%). Nelle transazioni commerciali tra imprese o tra imprese e P.A. si applica un tasso superiore attualmente pari all’8% (D. Lgs. 231/02).